Riprendo un articolo pubblicato da MarketWatch all’inizio di gennaio in cui si denuncia un taglio del budget destinato a Google da parte di alcuni grandi player del mercato ecommerce. Tra le ragioni della riduzione di budget: un aumento consistente della competizione, un incremento dei bid tra il 40 e il 60% e una diminuzione del tasso di conversione.
Secondo la mia esperienza, i motori di ricerca si sono rivelati finora il canale più efficiente da un punto di vista economico in grado di produrre i migliori tassi di conversione al minor costo di acquisizione rispetto ad altri canali di online marketing.
Ma che cosa succederebbe se il cost per click continuasse ad aumentare fino a rendere l’attività inefficiente e producendo un costo di acquisizione che non rispetta gli obiettivi?
Come cambierebbe lo scenario dell’online advertising se gli inserzionisti pensassero di chiudere i rubinetti agendo in una logica meno “Googlecentrica”?
Possiamo forse ipotizzare che il tanto auspicato ingresso di MSN diminuirà il potere di Google, aumentando la concorrenza nel keyword advertising e riducendo quindi il cost per click o possiamo invece pensare ad una sorta di andamento ciclico degli investimenti in search advertising. Possiamo anche immaginare che saranno altri canali a garantire un ROI più elevato tra cui forme di advertising sui portali verticali e comunità online, circuiti di affiliazione, siti di shopping comparativo.
Ipotesi di scenari vari sono ben accetti, che ne pensate?
Alcuni inserzionisti fuggono da Google
gennaio 29th, 2007 Posted in SEO, SEM e vaneggiamenti vari
gen, 29 2007
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