Ieri sera mi è capitato di dover spiegare, di nuovo, che lavoro svolgo. Questa volta, però, la discussione ha preso una piega inattesa, fornendomi un interessante spunto di riflessione che voglio condividere con voi.
Dopo l’introduzione di rito sui motori di ricerca e Google, ho chiesto al mio interlocutore secondo lui quale criterio venisse usato dai MDR per decidere l’ordine dei risultati nelle Serp. A questa domanda il mio amico (che da ora in avanti chiamerò Giuseppe) ha risposto testuali parole:”Non me lo sono mai chiesto, però immagino un funzionamento simile agli elenchi pubblicitari, dove chi paga ha la posizione più alta”.
A questo punto sono passato al secondo step: spiegare la differenza tra i link sponsor e i risultati naturali della ricerca. Dopo aver ultimato la spiegazione Giuseppe mi ha guardato ridendo e mi ha detto:”ma alla fine sono tutti e due risultati paganti, solo che gli inserzionisti pagano direttamente Google, mentre gli altri pagano voi”.
Vista così la cosa effettivamente ha una sua logica, anzi avrebbe più senso utilizzare solo il pay per click e non l’indicizzazione naturale, in modo da avere la sicurezza matematica di comparire nei primi risultati delle ricerche (cosa che non può garantire nessuna attività di seo!)
Viene da chiedersi: ma allora ha senso sprecare energie e risorse in attività di indicizzazione e posizionamento?
La risposta, per fortuna, è certo che ha senso, però una seria attività seo/sem, per avere un suo perché, non deve essere solo rivolta a scalare le serp, ma deve puntare anche a:
- Analizzare le esigenze del target di riferimento e cogliere le varie sfumature ed evoluzioni.
- Migliorare la call to action.
- Migliorare l’usabilità.
- Fidelizzare l’utenza.
Solo in questo caso saremmo riusciti a fornire al nostro cliente un valore aggiunto che non avrebbe potuto ottenere utilizzando solo piattaforme di pay per click.
Questo processo per realizzarsi però sottende una duplice presa di coscienza: da una parte l’agenzia seo/sem non deve puntare a vendere fumo negli occhi ma deve impegnarsi seriamente per migliorare la qualità del sito, dall’altra parte i clienti devono acquisire la consapevolezza che un’azione di visibilità e di marketing volta migliorare le performance di un progetto web può richiedere stravolgimenti della struttura esistente e/o modifiche grafiche e di contenuto delle pagine online.