Mobile Search verso l’avvio

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Facendo seguito al post di Salvatore da me commentato, in cui esprimevamo propositi e soprattutto speranze per il 2006, vorrei cercare ora di delineare le tendenze effettive del mercato durante il nuovo anno. Tra i settori per cui prevedo una grande crescita, vorrei sicuramente citare il mobile search e i siti di shopping comparativi e verticali sui quali mi soffermerò nei prossimi giorni descrivendo le mie esperienze americane con Amazon e gli altri.
Il mobile search, rimasto un po’ in sordina lo scorso anno, sta muovendo ora passi significativi che preannunciano uno sviluppo rapido e diffuso dell’applicazione; lo testimoniano non solo le numerose offerte di lavoro di Google pronto ad assumere professionisti della telefonia cellulare, ma soprattutto i recenti accordi sottoscritti tra i colossi del search e le principali aziende produttrici di telefoni cellulari e compagnie telefoniche.
Con l’applicazione Yahoo! Go Mobile, i servizi gratuiti di Yahoo! tra cui email, contatti personali, foto, messenger saranno disponibili su alcuni modelli Nokia utilizzando un dispositivo di sincronizzazione dati installato direttamente sul telefono che non si affida al protocollo WAP.
Google, dal canto suo, ha sviluppato una partnership con Motorola per cui, alcuni modelli di telefoni cellulari disponibili nei prossimi mesi saranno dotati di un tasto Google che porta direttamente ai propri servizi. Inoltre Google sta lavorando già da qualche tempo allo sviluppo di servizi di ricerca locali e mappe di zona che torneranno certamente utili alla diffusione del mobile search.
Per il momento né Google né Yahoo! hanno fatto il minimo accenno all’advertising legato a queste applicazioni, ma avendo predisposto le piattaforme telefoniche e visualizzando i link sponsorizzati sulla maggior parte dei servizi offerti, credo che il passo in questa direzione sarà molto breve.
Il mobile search si presta bene alla promozione di advertiser locali, che potrebbero decidere di spostare il proprio budget dalle Pagine Gialle ai servizi di search telefonico.
Sappiamo inoltre che gli accordi in questo settore vengono sviluppati a livello globale coinvolgendo i carrier internazionali che operano anche sul nostro mercato. Nel momento in cui anche Vodafone, Tim e Wind saranno interessati a guadagnare su queste applicazioni, quanto tempo passerà prima che Adriana Lima e Megan Gale riescano a martellare i nostri cervelli convincendoci dell’assoluta necessità di questi servizi?

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