Fino a qualche mese il network del content di Google rappresentava uno strumento assolutamente accessorio e non controllabile dagli inserzionisti, che poteva essere utilizzato per aumentare la presenza su web ma in modo abbastanza impreciso e aleatorio.
Le recenti opzioni offerte dal contextual advertising di Google offrono invece l’opportunità di scegliere non soltanto i siti ma addirittura le singole pagine sulle quali si desidera comparire con i propri annunci di testo o illustrati, fornendo un canale di comunicazione parallelo ai motori che dovrebbe generare migliori risultati sia per gli editori che per gli inserzionisti.
Google ha inoltre introdotto un sistema di bid separato tra i network di search e contenuto permettendo agli inserzionisti di monitorare la spesa destinata al contextual advertising.
A quanto pare Google è arrivato a fare queste gentili concessioni grazie alla temuta concorrenza di Yahoo! Publisher Network che offre maggiori possibilità di targeting e sarà disponibile sul mercato internazionale entro la fine dell’anno.
Rimane però il grosso limite della mancanza di trasparenza sui dati condivisi da Google che personalmente mi lascia ancora molto perplessa sull’efficacia del contextual advertising. Se poi si utilizzano gli strumenti offerti dal pannello di Google per operare una selezione di siti che dovrebbe essere in linea con gli obiettivi della campagna, si ottiene un elenco di siti che molto spesso sono di scarsa qualità, con contenuti non aggiornati, poco pertinenti e che in definitiva trasmettono un’immagine alla quale non vorremmo certo legare il brand dei nostri clienti (da notare che il branding è considerato da Google tra gli obiettivi più rilevanti di questa forma di pubblicità).
Mi piacerebbe sentire qualche opinione da chi ha avuto modo di testare questi canali, valutando i pro e i contro di una forma di comunicazione sempre più ampia e capillare ma con delle modalità, secondo me, ancora poco convincenti.
Contextual advertising: scambio di opinioni
gennaio 27th, 2006 Posted in SEO, SEM e vaneggiamenti vari
gen, 27 2006
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