Una delle attività che più mi piace e incuriosisce del mio lavoro è l’analisi delle query che gli utenti effettuano nei MDR. Durante questa fase si possono dedurre interessanti osservazioni sui vari settori in cui si opera e sul linguaggio del target di riferimento.
In un mio scorso articolo, avevo parlato di una evoluzione nel modo di effettuare le ricerche, arrivando ad ipotizzare la fine delle Keyword secche.
Non nego, che a volte, mi sono trovato di fronte a delle keyword molto “originali” a cui mai avrei pensato nella fase di scelta delle parole chiave su cui puntare il posizionamento del sito.
A questo proposito, ieri penso di essermi imbattuto nella più divertente e singolare query che io abbia mai incontrato: “la Luciana deve andare a Berlino, quanto costa?”.
Innanzi tutto complimenti alla signora in questione per la fantasia , anche se devo dire che la capacità di sintesi non deve essere una delle sue qualità migliori . Spero per lei che sia riuscita a trovare quello che cercava!(i risultati dei collegamenti sponsorizzati erano sicuramente più attinenti rispetto a quelli del natural search). Questo divertente episodio, però, mi ha fatto riflettere ancora di più sull’importanza della fase di scelta delle parole chiave su cui impostare l’indicizzazione di un progetto web. Come già ho accennato in un precedente post, il posizionamento di un sito non dovrebbe mai poggiare solo su poche key principali, ma ad esse dovrebbero essere affiancate una serie di keyword secondarie, che si ottengono, per dirla alla maniera di un mio ex professore universitario, stressando il concetto che vogliamo esprimere e, naturalmente, da un’analisi dello slang del nostro target a cui intendiamo proporci.
Per onestà, però, devo ammettere che anche con una lunga ed attenta fase di analisi delle key, mai sarei arrivato alla query della signora Luciana .
Forse cercava Voli Berlino!
dicembre 16th, 2005 Posted in SEO, SEM e vaneggiamenti vari
dic, 16 2005
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