SelfMarkettaroPazzo 2.0

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Giornata tipo di un tipo di “webmarkettaro” italiano, che da ora in poi chiameremo (SelfMarkettaroPazzo):

  1. Quasi quasi scrivo un articolo su un blog. Ma cosa scrivo? Mah andiamo a vedere cosa scrivono i blog inglesi e americani e poi magari faccio una traduzione spicciola.
  2. Bene fatto! ora vado a dirlo su twitter.
  3. Bene anche questa è fatta, ma mica posso tralasciare facebook? Vuoi che i miei contatti superstiti, cioè quelli che sono sfuggiti al file rss e a twitter, non debbano essere messi al corrente del mio ultimo lavoro?!? Anzi visto che ci sono ricerco anche tutti gli altri esperti del settore invio loro una richiesta di amicizia.
  4. Mah quasi quasi visto che ci sono, mi segnalo anche su okalice e mi voto.
  5. Chissà se liquida può aiutarmi? sono davvero disperato, non posso credere che qualcuno non conosca il mio nome e non venga a sapere cosa ho scritto questa mattina.
  6. Bene ora quasi quasi cerco se qualcuno ha scritto un post inerente l’argomento che ho trattato io, così metto un bel commento con un link al mio post.
  7. Ooook, è quasi fatta, però un ultimo giro sui forum del settore, così per vedere se a qualcuno serve quello che ho scritto ci vuole.
  8. Eh si anche oggi ho finito, certo che sono davvero un esperto del settore!

Mah, questo è uno dei pochi casi nei quali mi vengono spontanee delle esclamazioni in milanese: Ma va’ a lavura’ barbun!

Il tifoso 2.0

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Giuro sul mondo 2.0 ormai pensavo di averle sentite tutte, però questa singolare “interpretazione” mi piace davvero molto!!!

Bellissima l’idea di questo tifoso di riprendersi, nel salotto di casa sua, mentre esprime le sue considerazioni sul campionato del Napoli. Insomma Youtube può diventare davvero un “Grande Fratello”, per le persone che hanno un po’ di spirito di iniziativa e di fantasia.
Il buon JoedeFlaviis a quanto vedo ha una media di 1000/1500 visualizzazioni per video, chissà che prima o poi non venga assunto da un’emittente locale :-)

N.B colgo l’occasione per augurare a tutti un Buon Natale e un felice nuovo anno

Tag e insiemi

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Tempo fa ho avuto già modo, anche se in toni scherzosi, di parlare delle nuove possibili tecniche SEO praticabili “nel web 2.0″.
Oggi mi voglio soffermare sull’uso e sull’organizzazione dei tag.
Molti sono ormai i siti, non ho certo la pretesa di scoprire l’acqua calda, che fanno uso dei tag soprattutto per fini di posizionamento. Scegliere delle etichette “giuste” con le quali contrassegnare gli articoli, permette, infatti, di avere delle pagine tematizzate per le keyword che più ci interessano, es: http://www.seotalk.it/labels/SEO.html.
A ben vedere i tag ci permettono di costruire, legando tra di loro tutti i contenuti inerenti una stessa tematica, tanti insiemi di significato.


Naturalmente i post possono contenete tag appartenenti a vari insiemi, in questo caso avremmo creato delle intersezioni:


Se vogliamo, però, tutti questi Tag (insiemi) potrebbero essere legati da un tag di “2° livello”, es: Posizionamento nei motori di Ricerca


Seguendo questo ragionamento, Seotalk, potrebbe essere caratterizzato da 3 soli tag di “2° livello”: “posizionamento nei motori di ricerca”, “keyword advertising”, “web marketing”.
Quindi, attuando quando detto sopra, avremmo la seguente situazione:


O meglio, se abbiamo “taggato” con intelligenza i nostri articoli, avremmo ottenuto la seguente struttura:


Immaginiamo ora di creare un legame tra i 3 tag di 2° livello, magari prevedendo un menù che riporta, nelle pagine di ricerca di ogni tag, i link agli altri due, es:
http://www.miosito.it/tag/posizionamentoneimotodidiricerca.html, presenta tutti i post taggati con “posizionamento nei motori di ricerca” e una sezione dove vengono riportati i link a: http://www.miosito.it/tag/keywordadvertising.html e http://www.miosito.it/tag/webmarketing.html.
Avremmo così creato la seguente struttura:


Niente male come sistema di internal linking no?
Che dite mi fermo qui o vado avanti a immaginare un tag di 3° livello che racchiude tutto? :-)

Nuove implementazioni e pertinenza dei risultati

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Qui si esagera!!! :-)

Le sperimentazioni mi sono sempre piaciute e, da sempre, sono un forte sostenitore dei video e delle fonti di notizie aggiornate, però dubito fortemente che gli utenti che digitano “volo roma” su Google abbiano interesse a sapere che il Cardinal Ruini ha inaugurato il primo volo Roma-Lourdes.


Devo dire che mi sento di esprimere massima solidarietà verso quel primo risultato naturale che si vede “surclassato” da 2 risultati premium e dal buon C.Ruini :-)

Scherzi a parte, è la prima volta che vedo un risultato di Google News comparire in un settore fortemente competitivo e di business come il travel. Mah… stiamo a vedere cosa succederà!

Come ti imbroglio il web 2.0

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Anche lo spam diventa 2.0

Ormai è da un bel po’ che si fa un gran parlare dei vantaggi e delle favolose caratteristiche del web 2.0, anche io al SES ho avuto parole di elogio per l’interattività e il valore aggiunto apportato dai contenuti inseriti dagli utenti (a proposito: qui potete scaricare le slide del mio intervento).

Oggi, però, ho deciso di scrivere un post provocatorio sui, possibili, nuovi modi di spam insiti nelle principali caratteristiche delle piattaforme di social network e di blog.
Per farlo, però, ho bisogno di fare un piccolo schema riassuntivo dei fattori che andrò ad analizzare:

  • I link hanno sempre più importanza.
  • Il tipo di comunicazione informale e l’interattività che caratterizzano i blog, favoriscono il fenomeno dei link spontanei.
  • Grazie alla facilità e alla immediatezza delle piattaforme di Blog, anche chi non ha nessuna nozione di l’html, può gestire un sito web.
  • La possibilità data agli utenti di inserire facilmente contenuti sul web ha dato vita a una mole di informazioni costantemente aggiornata.
  • I siti che ospitano informazioni interessanti o che si “prestano al commento”, acquisiscono facilmente visibilità.
  • Nel SEO, i fattori on site, hanno perso di rilevanza a favore dei fattori off site(in particolare la link popularity).

Ok, poste queste premesse, proviamo a immaginare quale forma di spam sia ora possibile:

  • Keyword density: nemmeno a parlarne, si dice che gli algoritmi dei motori di ricerca abbiano fatto un grande passo in avanti nella semantica e nell’analisi dei contenuti.
  • Keyword stuffing: peggio che andar di notte.
  • Directory e network di siti: ma non scherziamo, i motori non danno più peso alle directory, in più costruito fantastici tool e acquisito piattaforme per studiare il comportamento degli utenti e individuare i “link autentici”
  • Redirect in javascript e testo nascosto ormai non sono più nemmeno degni di nota.

Ma allora che fare ?!?! Dovremmo forse costruire una pagina “PIA” in cui dare consigli e dritte agli utenti, e poi magari linkare questa pagina con un bell’article marketing, in modo da generare link spontanei al nostro contenuto?
Oppure dovremmo immaginarci un’azione di viral marketing che generi rumor (e quindi link) sul nostro progetto?
Oppure dobbiamo distribuire gratis i nostri contenuti, mediante RSS, in modo che tanti webmasterini in cerca di contenuti da pubblicare, includano il nostro feed (e i nostri link) sui loro siti?
Ma non è che per caso dobbiamo costruirci dei bookmarks con dei link “interessanti” e poi “segnalarli” ai motori di ricerca?
Ma siamo sicuri che affidare al comportamento degli utenti e ai link, la valutazione dei nostri contenuti sia un passo in avanti?
In fondo l’essere umano è sempre stato bravo a manipolare i suoi simili, vuoi che non riusciamo a inventarci metodi per veicolare la navigazione degli utenti?
Ma poi: siamo sicuri che attribuire tanta importanza a una piccola fetta di popolazione che gestisce siti, e quindi può inserire link ad altri domini, sia giusto per determinare la rilevanza di un’informazione?
Vabbè, questa sera mi è presa così: spero comunque di aver fornito dei piccoli spunti di riflessione :-)