Tag e insiemi

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Tempo fa ho avuto già modo, anche se in toni scherzosi, di parlare delle nuove possibili tecniche SEO praticabili “nel web 2.0″.
Oggi mi voglio soffermare sull’uso e sull’organizzazione dei tag.
Molti sono ormai i siti, non ho certo la pretesa di scoprire l’acqua calda, che fanno uso dei tag soprattutto per fini di posizionamento. Scegliere delle etichette “giuste” con le quali contrassegnare gli articoli, permette, infatti, di avere delle pagine tematizzate per le keyword che più ci interessano, es: http://www.seotalk.it/labels/SEO.html.
A ben vedere i tag ci permettono di costruire, legando tra di loro tutti i contenuti inerenti una stessa tematica, tanti insiemi di significato.


Naturalmente i post possono contenete tag appartenenti a vari insiemi, in questo caso avremmo creato delle intersezioni:


Se vogliamo, però, tutti questi Tag (insiemi) potrebbero essere legati da un tag di “2° livello”, es: Posizionamento nei motori di Ricerca


Seguendo questo ragionamento, Seotalk, potrebbe essere caratterizzato da 3 soli tag di “2° livello”: “posizionamento nei motori di ricerca”, “keyword advertising”, “web marketing”.
Quindi, attuando quando detto sopra, avremmo la seguente situazione:


O meglio, se abbiamo “taggato” con intelligenza i nostri articoli, avremmo ottenuto la seguente struttura:


Immaginiamo ora di creare un legame tra i 3 tag di 2° livello, magari prevedendo un menù che riporta, nelle pagine di ricerca di ogni tag, i link agli altri due, es:
http://www.miosito.it/tag/posizionamentoneimotodidiricerca.html, presenta tutti i post taggati con “posizionamento nei motori di ricerca” e una sezione dove vengono riportati i link a: http://www.miosito.it/tag/keywordadvertising.html e http://www.miosito.it/tag/webmarketing.html.
Avremmo così creato la seguente struttura:


Niente male come sistema di internal linking no?
Che dite mi fermo qui o vado avanti a immaginare un tag di 3° livello che racchiude tutto? :-)

Il tag come soluzione di marketing personalizzato

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Amazon.com, noto pioniere di iniziative di marketing, è stata una delle prime aziende a utilizzare il meccanismo dei tag come classificazione personalizzata dei prodotti. In pratica gli utenti possono attribuire un tag, cioè un’etichetta costituita da una parola chiave, ad ogni prodotto, indipendentemente dal fatto che si sia effettuato un acquisto. Un tag rappresenta quindi un modo estremamente personale di classificare articoli di proprio interesse, decidendo poi se si desidera condividere la propria etichetta/classificazione con gli altri utenti.
Il meccanismo mi sembra molto utile non solo per gli utenti, in grado di creare dei veri e propri scaffali virtuali con articoli di proprio interesse ma anche per tutti coloro che possono ricercare prodotti attraverso i tag altrui e trovare modalità interessanti, originali e magari affini per scoprire articoli.
Passando ora al versante marketing, ho riflettuto sulle opportunità che un’azienda può trarre da questo meccanismo. Si pensi ad esempio, a un’azienda che vende online articoli da regalo come RedEnvelope , un sito americano che ho sempre trovato interessante non solo per le idee proposte ma anche per l’attenzione rivolta ai propri utenti che possono condividere il loro calendario di ricorrenze importanti, anniversari, compleanni, ecc. e ricevere un piccolo reminder con tante idee regalo per l’occasione. Oltre ad evitare numerosi litigi familiari, uno dei punti forti di RedEnvelope è stata la sua capacità di classificare in vari modi le idee regalo in modo da facilitarne la ricerca: per ricorrenza, per destinatario, per categoria merceologica, per interessi ecc.
Ecco un caso lampante di come l’attribuzione di un’etichetta potrebbe facilitare la classificazione degli articoli fornendo agli utenti la possibilità di ordinare in modo personalizzato le possibili idee per un regalo, ad esempio con il nome di un familiare o un’occasione speciale.
Che dire a questo punto dei famosi reminder? Si potrebbe pensare ad esempio ad una mail personalizzata per l’anniversario che presenta prodotti che l’utente ha già classificato con un tag riconducibile a quella ricorrenza.
Un approccio esclusivo e su misura per l’utente, che ne pensate?