L’estate è tipicamente la stagione in cui le concessionarie di pubblicità organizzano feste ed eventi a tema per favorire l’incontro con aziende, clienti, agenzie ed esponenti del settore.
Nelle ultime settimane abbiamo così ricevuto numerosi inviti da Yahoo!, Tuttogratis, Iconmedialab ecc. che con piacere accettano la partecipazione alle feste non solo dei loro diretti interlocutori, ma di tutti i colleghi che collaborano nelle medesime aziende. E’ quindi del tutto normale che le email di invito vengano girate alle caselle di posta dei colleghi che possono così effettuare l’iscrizione e ricevere gentili messaggi di conferma all’invito.
La ferma intenzione di creare un evento di elite è stata manifestata dall’aristocratico Google, che, al contrario delle altre concessionarie, ha inviato esclusivamente inviti nominativi riservati ai destinatari.
Ignorando la fiscalità della cosa e volendo estendere gli inviti ai nostri colleghi abbiamo in buona fede girato gli inviti ai nostri compagni di lavoro, che pur non facendo parte della divisione SEM sono pur sempre impiegati in un’azienda grande cliente di Google.
Potete quindi immaginare non solo la sorpresa ma direi l’imbarazzo nel vedere i nostri colleghi rimbalzati da Google con un messaggio di rifiuto alla partecipazione. Ironia della sorte, a causa di una disattenzione di qualche impiegato, la mail conteneva in allegato un file con l’elenco dei partecipanti o aspiranti tali con tanto di nomi, ruolo aziendale, età, email, numero di telefono e una simpatica classificazione come VIP, invitato, imbucato e IMBUCATO ma CONSIGLIATO.
Possiamo anche accettare che Google non intenda estendere l’invito a chi non è gradito ma essere imbucati e addirittura elencati su una lista con una serie di dati personali inviati a tutto il settore ci sembra veramente troppo.
Una domanda nasce spontanea: come si diventa imbucati ma consigliati?
Salvatore e Paola
Tempo fa avevo già parlato dell’implementazione, da parte di Google, di un nuovo spider, specializzato nell’analisi della qualità delle landing page utilizzate nel circuito adwords.
Sembra che lo sviluppo stia proseguendo a gonfie vele, almeno da quanto leggo su searchenginewatch. Il nuovo algoritmo avrà il compito di individuare le tante landing che presentano ulteriori risultati sponsorizzati (mediante l’utilizzo dello stesso adsense e il circuito Yahoo search marketing) al fine di alzare il loro livello minimo di bid:
Next week, the new algo for the landing page quality score will be released, and affected advertisers will see their minimum bid prices changed in the AdWords account. Google stresses only a small number of advertisers will be affected, and offers assistance for those advertisers who feel they have been wrongly impacted by the new changes. All advertisers can access the landing page quality guidelines
Che sia la fine degli arbitrage negli adwords?
Sono molto curioso di vedere gli sviluppi di questo processo: mi sembra di capire che Goole non voglia eliminare le pagine non pertinenti dai suoi risultati adwords, ma solo alzare il loro investimento!
Più che figlio di una maggiore attenzione verso gli interessi degli utenti, questo processo mi sembra un ulteriore modo da parte di Google di far lievitare i propri profitti.
D’altronde in Italia i siti che investono nel circuito adwords presentando, poi, delle pagine riportanti i risultati sponsorizzati di altri network, assicurano un investimento tutt’altro che piccolo al noto motore di ricerca.
E’ vero anche che se questi investitori vedono ridotti i propri margini di guadagno, possono decidere di diminuire e/o terminare i loro investimenti nel circuito adwords.
Staremo a vedere…. intanto tutti gli investitori possono accedere on line alla guida su come realizzare landing page di qualità
Lo ammetto quando mi fisso su un argomento non mi smuovo più!
Ormai in ogni interrogazione che lancio a Google vado alla ricerca delle tracce di Google Local.
Oggi ne ho trovato una bellissima:
Vorrei tanto conoscere “Don Raffaele” a Napoli, per dirgli che la sua “pizzetteria” è in prima posizione su Google per “volo Napoli”.
Già, è proprio vero, dopo BigDaddy la rilevanza dei risultati di Google è migliorata sensibilmente!
E’ da molto tempo che nell’ambiente SEO si parla dell’importanza dei contenuti.
Termini come “espansione della query”, “completezza informativa”, “contesto semantico” sono sempre più ricorrenti nei forum del settore.
Tempo fa scrissi, in modo provocatorio, una critica sull’eccessivo peso che Google riconosce a fattori come la link popularity e l’”autorevolezza” di un sito, oggi alla luce della Serp che Google mi ha presentato per la query “offerte auto”, rilancio decisamente il tema!
E’ possibile che una pagina che non mostra nessun contenuto agli spider (a causa di un controllo sull’abilitazione di javascript) possa occupare una posizione così alta per una query di 7.300.000 risultati?
Dando un po’ di tregua dalle bizze di Google e dalle ultime strategie SEO vorrei cogliere l’occasione per fare tantissimi auguri di Buon Compleanno al mio carissimo amico e collega Salvatore.
Anche per lui è venuto il momento di salutare i memorabili 30 anni inaugurando i promettenti 31: raccogliendo un po’ di racconti di amici comuni, suoi ricordi di gioventù e tutti i cambiamenti che lo hanno visto protagonista da quando lo conosco (solo 10 mesi), direi proprio che questi 30 anni di vita sono stati tutt’altro che monotoni.
Il mio caro collega può infatti vantare la più ampia gamma di professioni svolte dall’inizio dell’università fino ad oggi: solo per citarne alcuni riporto ruoli di cameriere, scaricatore, provetto pizzaiolo, maitre, web designer, programmatore, specialista SEO, fino a diventare il responsabile della divisione SEO in uno dei più noti centri media milanesi.
Per non parlare poi dei numerosissimi traslochi che lo hanno visto protagonista tra sud, centro e nord Italia con migrazioni continue e niente affatto lineari.
Che i 31 anni possano dunque portare altre mille evoluzioni e tutto il successo professionale e personale che meriti. BUON COMPLEANNO!
Oggi su searchenginewatch apprendo l’interessante teoria secondo la quale Google differenzi le proprie SERP principalmente in base a 6 categorie di fattori:
1) Localizzazione geografica
2) Preferenze dell’utente
3) Data center
4) Browser di navigazione
5) Sistema operativo
6) Altri fattori o metodi.
E’ da un po’ ormai che si vocifera dello sforzo che il famoso motore di ricerca mette in campo per reperire e analizzare informazioni sulla navigazione e sulle preferenze degli utenti.
Lo sviluppo della web search è proteso senza dubbio verso la personalizzazione e la localizzazione dei risultati(vedi anche lo sviluppo delle local search e delle recenti patnership che Yahoo e Google hanno stipulato con Seat Pagine Gialle).
Mi chiedo se con questi esperimenti Google riuscirà a colmare il prima possibile una sua grande mancanza nei confronti dei principali competitor.
MSN e Yahoo possono vantare, infatti, a differenza del motore di ricerca di Mountain View, una grande quantità di utenti profilati.
Se la customizzazione dei risultati dei motori di ricerca avrà successo, sembra proprio che, nel campo del SEO, si passerà da un posizionamento per aree semantiche ad un posizionamento per aree semantiche più tipologia di target.
Considerando la velocità con la quale si sta evolvendo il mercato, nulla vieta di immaginare la nascita di figure SEO specializzate per fasce di età o tipologie di utenti.
Come molti di voi già sapranno Google map, ancora in versione beta in Italia, per i suoi risultati si serve del database di Seat Pagine Gialle, con la quale ha siglato un’importante patnership.
Mesi fa, quando ho saputo la notizia, mi sono divertito ad immaginare “l’importanza web” che potesse assumere, per un’azienda, essere iscritti nell’elenco del noto operatore italiano. Oggi queste mie supposizioni trovano un riscontro, infatti cercando una delle keyword più competitive in Italia: “hotel Milano” al primo posto dei risultati naturali mi sono ritrovato un bel link che riporta a Google Map con i risultati di Seat pagine gialle.
Il risultato curioso è che diversi hotel che non possiedono nemmeno un sito web si ritrovano al primo posto su Google in SERP molto competitive
Eh si, mi sa proprio che consiglierò ai miei clienti di sottoscrivere un abbonamento con SEAT!
Tra ultime le news del settore, leggo che Google ha introdotto una nuova tecnica negli Stati Uniti, per ora solo sperimentale, per valutare la pertinenza e il successo dei link sponsorizzati
La tecnica che a prima vista può sembrare molto carina, a mio avviso, si presta molto ad essere preda degli spammer(come d’altronde in una certa misura lo è già il click through rate).
Mi chiedo come mai Google non adotta, almeno da quanto l’ingegnere di Google ha affermato al SES, il tracciamento dei click nei risultati naturali perché ritiene che questa tecnica sia altamente manovrabile, e poi implementa soluzioni altrettanto influenzabili, nei risultati sponsorizzati?
Ho letto inoltre, però non riesco a trovare più il link , che è in versione beta anche uno spider di Google interamente dedicato a valutare le landing pages utilizzate negli adwords.
Sono davvero molto curioso di vedere quali saranno gli algoritmi utilizzati per effettuare queste valutazioni, chissà , forse in futuro potremmo vedere ipotizzare la nascita di un nuova figura professionale che si occupi di preparare le landing pages il più possibile adiacente agli algoritmi di Google, una sorta di SEO per gli adwords
Complimenti a doop circus
Giovedì è terminata la gara sui “fattori arcani” promossa dall’instancabile Giorgio sul suo forum. Complimenti a tutti i partecipanti per essere riusciti a creare una serp di 1.030.000 risultati in pochi mesi, e naturalmente complimenti a doop circus per la sua vittoria.
Devo dire che, come Mauro, anche io credo poco nelle “gare di posizionamento”, però è anche vero che momenti di studio e di confronto producono sempre nuovi ed interessanti punti di vista.
Purtroppo nella nostra professione capita davvero molto raramente, a me non è ancora capitato , di partecipare alla progettazione di un sito, il più delle volte dobbiamo agire su siti preesistenti, magari con strutture in flash di una pagina, e riuscire a coprire con il posizionamento, l’intera area semantica che interessa il business del nostro cliente.
La qualità che più di ogni altro, dal mio punto di vista, un SEO deve sviluppare è la sensibilità ad analizzare un sito e capire dove si può agire(e in che misura) per migliorarne l’indicizzazione e il posizionamento.
Un sito realizzato per una gara di posizionamento tiene, naturalmente, conto solo delle logiche dei motori di ricerca, mentre nella realtà il difficile è trovare il giusto equilibrio tra le logiche ai motori e le logiche legate agli utenti.
E’ anche vero, però, che estremizzare delle tecniche è il modo migliore per capire, poi nella realtà, fino a che punto ci si può spingere.
Per ulteriori informazioni sulla gara riporto il link al forum e al “sito ufficiale”
In vista di un potenziamento della divisione di search engine marketing in DMC gruppo FullSix, cerchiamo profili junior e stagisti che abbiano grande entusiasmo per il settore e voglia di mettersi in gioco in un ruolo professionale con prospettive ambiziose. Le persone che entreranno a far parte del nostro team avranno un ruolo attivo nella gestione di progetti di alto profilo che vedono protagonisti clienti come Nestlè, Ikea, Mazda, Expedia, Sky, Alitalia, RAS, Barilla, ecc. ecc.
Le nostre ricerche si rivolgono sia all’area seo che al keyword advertising.
I candidati nel settore seo, che verranno selezionati da Salvatore, dovranno avere i seguenti requisiti:
- Passione per il search engine marketing e voglia di aggiornarsi continuamente sulle novità del settore
- Conoscenza html
- Padronanza della lingua italiana
- Preferibilmente conoscenza di asp e/o php(o almeno voglia di impararli)
- Conoscenze di log analysis(o almeno voglia di acquisirle)
Se siete interessati a questa posizione scrivete a Salvatore all’indirizzo:
Per quanto riguarda il keyword advertising, cerco persone che siano interessate ad unirsi al mio team apprendendo a gestire campagne di search advertising sia da un punto di vista operativo che strategico.
Lavorare in DMC offre l’opportunità unica di diventare specialisti di search engine marketing sviluppando una visione globale della comunicazione online e di capire quindi come le attività sui motori si integrano con tutti gli aspetti della comunicazione su web, dall’online advertising all’email marketing.
I requisiti dei candidati che cerco sono i seguenti:
- Passione per il search engine marketing e voglia di aggiornarsi continuamente sulle novità del settore
- Breve esperienza nell’ambito del marketing e della comunicazione online
- Capacità analitiche ed organizzative
- Ottima conoscenza di Excel
- Creatività ed intraprendenza
Se siete interessati a questa posizione scrivetemi a
L’ambiente di lavoro, vi possiamo assicurare, è dinamico e niente affatto noioso.